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Chi ama le bevande miscelate conosce sicuramente il Negroni, adatto a essere servito per aperitivo, ma anche dopo cena considerato il buon tenore alcolico.

Mauro Mahjoub * (vedere nota biografica) sopranominato Re del Negroni, ospite di Tommaso Cecca bartender del Caffè Trussardi, ha proposto una carta dei suoi cocktail che comprendeva tre varianti del Negroni ossia:

 Negroni Corretto; grappa, Campari Bitter, caffè infuso nel vermut rosso, Sambuca. decorato con buccia di limone; 

Negroni Evolution; sloe gin, Campari, sherry fino, decorato con bucia d’aranca;

Negronino; gin Hendrick’s, Campari Bitter, Cynar, Cinzano Vermut rosso 1757, cetriolo, decorazione cetriolo, buccia di limone pepe.

Nota biografica di Mauro Mahjoub. Capo barman AIBES, Mahjoub ha frequentato numerosi corsi da barman in varie parti del mondo: diploma JOHN WHYTE Course all’IBA (International Bartenders Association), Singapore; EDC Course in Ayr, Scozia. Nel 2002 ha ottenuto il Diploma dalla scuola alberghiera di Monaco come Barmeister. E’ proprietario del Mauro’s Negroni Club a Monaco di Baviera. Vincitore di tanti concorsi nazionali ed Internazionali è stato Barman dell’anno in Baviera nel 2002. E’ Brand Ambassador per Campari; fondatore di Campari Academy sede di lezioni e tasting, ma anche dello sviluppo di progetti ad ampio spettro (apertura del primo museo di bar in Europa, ideazione e coordinamento del Concorso Campari “Liquid Art” in Germania). E’ anche proprietario di una delle più grandi collezione di libri di bar al Mondo, e una vasta collezione di cocktail shaker e bar utensili. Proprietario di una delle più ricche collezioni di libri e utensili per il bar, che ha esposto nel Museo storico di Cognac in Francia (2009)

A Mauro Mahjoub abbiamo posto alcune domande

C’è un distillato di tendenza nei paesi occidentali e soprattutto negli States e nell’UK?

Sì, il Gin.

In Italia sono molto di tendenza le vodke di alta gamma come la Belvedere. Ritiene che sia un fenomeno passeggero?

La vodka ha avuto il suo cammino qualche anno fa, oggi fa parte di nuovo del portfolio di ogni bar per i cocktails. Negli USA e sicuramente in Russia e Polonia è nelle prime posizioni dei consumi sia straight (ossia liscio, puro N.d.A.) sia nei cocktails.

Il rum bianco è un distillato apprezzato in tantissimi cocktail e quello scuro è bevuto in purezza. 

Pensa che potrà diventare il distillato di punta?

Si sicuramente, se pensiamo che nei Top 15 dei cocktails venduti nel mio bar, 8 sono a base di rum.

I cocktail codificati sono numerosi, ma tra questi quali sono i più apprezzati a livello mondiale negli ultimi anni?

Negroni, Old fashioned, Moscow Mule, Margarita, Martinez, Sazerac, Gin Tonic.

Esiste un re dei cocktail, ossia apprezzato negli anni a prescindere dalle mode? 

Forse rimane sempre il Dry Martini ma anche il Mai Tai e il Negroni hanno sempre grande appeal.

I gusti di occidente e oriente sono molto diversi?

Non c’è più una grande differenza grazie alla comunicazione e soprattutto ai Social Network. Facebook, twitter, instagram hanno avvicinato anche i gusti.

In Italia sono apprezzati, sia pure a livello di nicchia, i cocktail che utilizzano sake al posto dei distillati… si tratta di una tipologia di cocktail diffusa anche in altri paesi?

Si stanno diffondendo, ma c’è ancora strada da percorrere… 

A Milano, per quanto ancora in termini limitati, c’è chi comincia a cercare nei cocktail un abbinamento ai cibi in sostituzione del vino. Ritiene che sia un accostamento valido?

Assolutamente sì. Già nel passato questa tendenza era presente e mi è capitato di sviluppare dei cocktail con questa finalità. Attualmente Jamie Oliver ( cuoco, conduttore televisivo e scrittore di libri di cucina inglese N.d.A.) sta muovendosi in questa direzione.

In paesi come States e UK si bevono i cocktail pasteggiando?

Negli USA assolutamente si, in UK di meno.

Quali sono i più adatti?

Dry Martini, Bloody Mary, Margaritas.

Il distillato nazionale in Italia è la grappa. Si presta a essere miscelata?

Si sicuramente ma dobbiamo fare attenzione all’armonia dei sapori…mai sovrapporre gli aromi di una grappa a quello degli altri ingredienti che compongono il cocktail.

Vino e cocktail sono concorrenziali o complementari?

Penso che siano più complementari

Lei ha presentato un menu dei suoi cocktail al Trussardi di Milano. E’ stata una scelta casuale?

Mai nulla di casuale. Io e Tommaso Cecca abbiamo sviluppato delle proposte che rappresentato al meglio la filosofia di eccellenza, di qualità e di valore che propone da sempre il marchio.

*Nota biografica di Mauro Mahjoub. Capo barman AIBES, Mahjoub ha frequentato numerosi corsi da barman in varie parti del mondo: diploma JOHN WHYTE Course all’IBA (International Bartenders Association), Singapore; EDC Course in Ayr, Scozia. Nel 2002 ha ottenuto il Diploma dalla scuola alberghiera di Monaco come Barmeister. E’ proprietario del Mauro’s Negroni Club a Monaco di Baviera. Vincitore di tanti concorsi nazionali ed Internazionali è stato Barman dell’anno in Baviera nel 2002. E’ Brand Ambassador per Campari; fondatore di Campari Academy sede di lezioni e tasting, ma anche dello sviluppo di progetti ad ampio spettro (apertura del primo museo di bar in Europa, ideazione e coordinamento del Concorso Campari “Liquid Art” in Germania). E’ anche proprietario di una delle più grandi collezione di libri di bar al Mondo, e una vasta collezione di cocktail shaker e bar utensili. Proprietario di una delle più ricche collezioni di libri e utensili per il bar, che ha esposto nel Museo storico di Cognac in Francia (2009).

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